sabato 6 dicembre 2008

concerto

per star bene
martedì 2 dicembre reggio emilia concerto di paolo conte
bellissimo

domenica 9 novembre 2008

viva obama!!



qualcosa da imparare dall'america l'abbiamo!!

domenica 19 ottobre 2008

in......cazzature , in....tegrazioni, in...voluzioni


E vai con le classi ponte,differenziali,differenziate, di inserimento!!!!
stanno perdendo valore semantico parole come multiculturalità, integrazione,ma perchè?
perchè ,ho sentito stamattina un esponente della lega, si devono tranquillizzare docenti e famiglie, uno straniero non è più portatore di diversità positiva , ma portatore di problemi.
la classe rimane indietro con il programma, che diamine! non importa se rimaniamo indietro tutti con la civiltà , ( è si che mariastella ha reintrodotto educazione civica!!!!)
quando gli immigrati eravamo noi ed erano gli italiani ad essere messi in classi diverse si gridava allo scandalo , non è così che si trattano persone che contribuiscono alla crescita economica, civile, culturale di un paese.
mi sto accorgendo che la storia non insegna niente , ma soprattutto che la classe civile non vuole imparare.
intendiamoci , non nego il problema dell'inserimento in classi italiane di alunni stranieri è capitato spesso anche a me, ma il problema non lo risolvi rimuovendolo ma cercando soluzioni diverse, Soluzioni che comportano però un cambiamento radicale di prospettiva ,che comportano investimenti e non decrementi nel settore della scuola. Uno stato che non sa salvaguardare salute, istruzione, giustizia per i suoi cittadini non si può , a mio parere, dichiarare uno stato democratico e civile

domenica 12 ottobre 2008

Ricominciare il viaggio...


Bisogna vedere quel che non si è visto,
veder di nuovo quel che si è già visto,
vedere in primavera quel che si è visto in estate,
vedere di giorno quel che si è visto di notte,
con il sole dove la prima volta pioveva...l'ombra che non c'era.
Bisogna ritornare sui passi già dati...per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre.

Josè Saramago

sabato 4 ottobre 2008

arrivi e partenze



Se ci penso bene sono sempre in partenza e in arrivo e in questo momento sono arrivata alla fine delle lezioni del master, insieme al sollievo di non dovere (di corsa , vero Flavia?) prender treni e metro , di non seguire lezioni il sabato , c'è anche un sottile sentimento di nostalgia per qualcosa che inevitabilmente è giunto alla fine.
Sono curiosa di sapere quale altra partenza mi riserverà il futuro .

venerdì 19 settembre 2008

si ricomincia


Dopo un anno sabbatico si ricomincia ad insegnare e si ricomincia in una prima della scuola primaria.
Che dire ? non mi sembra di essere stata lontana un anno dall’insegnamento, ma se non è cambiato il mio interesse , se non sono variati i ritmi sono invece cambiati alcuni aspetti dell’insegnamento come ad esempio la valutazione.
Si torna ai voti in decimi , si torna ad un maggior rigore ,che per quanto mi riguarda non avevo mai trascurato.
Ma il problema non è cosa scrivere su quaderni, registri,schede di valutazione , ma cosa devo valutare!
Valuto prodotti , risultati o processo ?
È questo il vero problema !!

domenica 7 settembre 2008

notte bianca


Notte bianca nella mia città ! e che cavolo non ci vado? certo che sì
Arrivo in centro a piedi verso le nove. Pochissima gente ,sulla via principale un palco allestito con una banda di soli fiati che fa le prove , recupero dalle mogli dei musicisti una sedia e qui comincia lo spettacolo !
Seduta sulla via principale assisto ad un incremento sempre più massiccio di gente, persone giovani ,anziane ,di mezza età ,neonati ,bambini ,adolescenti che vanno e vengono sembrano assolutamente disinteressati a ciò che sta loro intorno. Look strabilianti : leopardati,pizzi, paillettes,stivali, infradito,scarponcini da trekking , cappelli da cowboy, perline, gonne lunghe ,lunghissime ,corte ,cortissime , pantaloncini ,top , giubbotti (!!!) ,scialli , calzini corti e sandali ( sigh!), tacchi 14, zeppe , borse,borsettine,borsone,zaini,zainetti, marsupi(orrore!!!)e poi carrozzine , passeggini ,palloncini ,gelati ,granite ,birra , bottigliette di acqua , leccalecca , panini,salamelle ,torte , vino , patatine
colgo frammenti di conversazioni ( tutte vere!)
-Ambrogio mi sono innamorata di un paio di ballerine! ( nel senso delle scarpe)
-dove fanno da mangiare?
-dove sono le salamelle?
-dove si può mangiare?
-ma quanta gente!
-ce n'era di più l'altra volta
-c'è più gente questa volta!
-sono venuta solo per vedere
-dove ballano?
-dove cantano?

Basta ho visto e sentito troppo !
torno a casa la mia notte bianca è finita!

martedì 2 settembre 2008

in houseboat sulla Saone


Una vacanza insolita in houseboat per una settimana sulla Saone ,programmata con un po’ di esitazione per il timore di stancarmi e invece ......tutto bene Paesaggi bellissimi ,ritmi rilassanti ,compagnia molto piacevole. Ci si riappropria della lentezza, la barca va veramente piano, le numerose chiuse costringono a frequenti e forzate fermate, i piccoli paesi che si affacciano sulle rive sono assolutamente privi di traffico e si visitano in pochissimo tempo. Restano quindi la visione di dolcissimi paesaggi, i frequenti spuntini, il leggero dondolio,un senso comunitario che in tempi normali ormai abbiamo perso.

domenica 31 agosto 2008

a casa!



vacanze terminate ,ma in che cosa sono stata vacante ? in cosa sono stata temporaneamente assente?
dal lavoro , no
dallo studio, no
dal cibo , no ( e si vede!!)
dalla gestione delle faccende domestiche , no
dalle incazzature varie, no
che io sia in vacanza tutto l'anno e non me ne sia accorta?

martedì 12 agosto 2008

partenze e arrivi




Di ritorno dalla sardegna e in partenza per la montagna , di ritorno dalla montagna e in partenza per la Francia.
Che stress queste vacanze!!

lunedì 21 luglio 2008

domenica 20 luglio 2008

pensieri sparsi


Week end in montagna mi piace stare a guardare le montagne che separano e danno un fondale allo sguardo .

Cosa ce ne facciamo di un ministro dello stato italiano che non vuole essere” schiavo di roma” e vuole solo professori del nord nelle scuole del nord?

Mi piacerebbe una società interculturale e non multiculturale ,nella quale non fosse necessaria l’identificazione tramite le impronte digitali.

Matrimonio :auguri a Francesca e Paolo

lunedì 7 luglio 2008

mi piacerebbe...............

Pensavo fosse facile trovare le cose che mi piacerebbe fare , avere,……ma dovendone elencare alcune mi sono accorta che non so cosa scrivere. Troppo banale scrivere che mi piacerebbe un mondo più tranquillo ,la storia ci insegna che questo mai succederà, troppo facile scrivere vorrei più giustizia , quando nel mondo e intorno a noi succede quel che succede.
Allora ,lasciamo i massimi sistemi e scendiamo di tono , mi piacerebbe avere la salute ,e come la mettiamo con la finitezza dell’uomo? Mi piacerebbe viaggiare di più , e poi perdere il gusto di partire ?
E via di questo passo mi accorgo , quindi , che sono contenta di quello che sono ,di quello che ho , di quello che faccio senza però esserne completamente soddisfatta cercando quindi di essere sempre migliore, di fare nuove conquiste , di agire sempre al meglio.


Ideogrammi giapponesi che rappresentano : l'energia individuale, la forza interiore,l'energia universale


mercoledì 2 luglio 2008

caldo, master,esami ,


finalmente venerdì si chiude con gli esami, spero anche con il caldo , dove sono quelle belle giornate di nebbia, di gelo , di pioggia??
odio l'estate come diceva una canzone

domenica 29 giugno 2008

scherzi della rete




Gli scherzi della rete

Nella società dell’informazione il vicino e il lontano il visibile e l'invisibile si sono riconfigurati . Un cugino d’America ,mai più visto da 30 anni a questa parte ,improvvisamente ,grazie a facebook, è tornato visibile ,vicino .La rete è vero crea connessioni nuove ma serve anche a ripristinare legami che col tempo si erano spezzati . ho ritrovato un cugino artista che bello!!!

lunedì 23 giugno 2008

conviene leggerlo

riporto il post del prof Rivoltella su argomenti molto interessanti che aiutano a riflettere


In questi giorni sto riflettendo su un passaggio di un libro di Susan Sontag in cui l'intellettuale americana osserva come nella società attuale «l'altro, anche quando non è un nemico, è considerato soltanto come qualcuno da vedere, e non come qualcuno che (come noi) vede».
Il rilievo è acuto, puntuale. La Sontag lo inserisce all'interno di una riflessione che la occupò per dec
enni: quella del rapporto tra la fotografia e la guerra. In quest'ottica l'immagine fotografica diviene spazio sia di esaltazione patriottica che di compassione umana: il corpo straziato che giace sotto l'obiettivo può diventare ora cemento per la retorica bellica, ora strumento di condanna per la guerra, per tutte le guerre. In ogni caso, comunque, il dispositivo dello sguardo ci rende spettatori: l'altro non ha diritto a guardare, ma solo a essere guardato.
La considerazione apre ad almeno due ordini di questioni, entrambe strettamente legate con la formazione in quanto di essa c'è di valore, di più legato all'etica (la formazione, in quanto Bildung, costruzione dell'uomo, non può che fare riferimento sempre anche al valore).
Prima questione. La spettacolarizzazione della sofferenza. L'immagine del dolore è qualcosa che nella società dell'informazione diviene merce all'ingrosso: i telegiornali e la carta stampata ne riempiono la nostra giornata. Le giustificazioni solitamente sono due: il diritto ad informare e il supposto valore deterrente di queste immagini. L'implicito è che se veniamo informati dell'enormità del dolore che l'uomo può causare, dovremmo desistere dal causarne a nostra volta. Ma di fatto quel che si genera è qualcosa di diverso. Guardando le sofferenze degli altri, mentre ne proviamo compassione. otteniamo allo stesso tempo di allontarle da noi perché tutto sommato quel che vediamo non sta accadendo a noi. Si tratta di un dispositivo proprio sia della catarsi aristotelica che della teorizzazione del '700 sul sublime: «lo spettatore gode non della sublimità degli oggetti che la sua teoria gli dischiude, - come osserva Blumemberg - ma della consapevolezza di sé di fornte al turbine di atomi di cui consiste tutto ciò che egli osserva - perfino lui stesso». Compassione senza impegno, compassione come strumento di allontanamento, compassione come sedativo dell'emozione.
Seconda questione. Lo stesso dispositivo spettatoriale può essere assunto a criterio di interpretazione di molti fenomeni propri della nostra società. Penso a quelli che il sociologo Marc Augé ha definito non-luoghi e che occupano larga parte del nostro tempo libero: il grande centro commerciale, l'outlet, i parchi a tema. Si tratta di spazi in cui il dispositivo della spettacolarizzazione diviene iperbolico poiché il suo oggetto non è più la realtà ma lo spettacolo. Come nel caso di Disneyland. «Noi vi facciamo l'esperienza di una pura libertà, senza oggetto, senza ragione, senza posta in gioco. Non vi ritroviamo né l'America né la nostra infanzia, ma la gratuità assoluta di un gioco d'immagini in cui ciascuno di coloro che ci sono accanto ma che non rivedremo mai più può mettere quel che vuole. Disneyland è il mondo di oggi, in quello che ha di peggiore e di migliore: l'esperienza del vuoto e della libertà».

venerdì 20 giugno 2008

inizia l'inverno!!


finalmente domani è il 21 giugno solstizio d'estate e con il 22 giugno le giornate inizieranno ad accorciarsi, inizia l'inverno la stagione che preferisco!!! sembra un controsenso dirlo , ma per me è proprio così io ritengo che esistano solo due stagioni contrassegnate dall'allungarsi o accorciarsi del dì: l'inverno che inizia il 22 giugno e l'estate che inizia il 22 dicembre.Non mi piacciono le mezze stagioni (che d'altronde non esistono più!!!!!!!)

giovedì 12 giugno 2008

comunicazione e dialogo


Per dirla alla Watzlawick non si può non comunicare , siamo costretti alla comunicazione ; invece possiamo non dialogare ,perché il dialogo è una cosa difficile Si tratta di un impegno e di uno sforzo che richiedono tempo ed energia,la stessa etimologia del termine ,ci rimanda al (logos ) parola e( dia) attraverso Il dialogo è allora anche il ponte attraverso il quale ci si incontra ,si accetta di lasciarsi “contaminare” dall’altro .
Dobbiamo fare in modo che la nostra comunicazione sia soprattutto dialogo

lunedì 9 giugno 2008

appunti di viaggio


In questo periodo si sentono spesso discorsi che si basano più su luoghi comuni piuttosto che su effettive riflessioni basate sulla realtà , è più facile esprimere giudizi che sono condivisi dalla maggioranza della società piuttosto che provare a ragionare con la nostra testa .Vi voglio raccontare un episodio che mi è capitato personalmente e che spero farà cambiare idea a qualcuno.

Sanaa capitale delloYemen .Io e i miei amici con i quali stavo effettuando un tour nello Yemen decidiamo di fare un giro nel souk e veniamo sorpresi da un acquazzone , ritorniamo in hotel e mi accorgo che mi mancano gli occhiali da sole “ li avrò persi durante la corsa per ripararmi dalla pioggia “ penso. Poichè il giorno dopo si andava nel deserto ,gli occhiali erano indispensabili e non essendoci negozi di ottica anche in una capitale non mi rimase che comprare occhiali taroccati che si trovano anche lì

Dopo una settimana si ritorna a Sanà e durante il pomeriggio ritorniamo nel souk, mentre stiamo passeggiando esce un negoziante e parla con la nostra guida che si rivolge a noi e chiede” qualcuno di voi ha perso un paio di occhiali?” stupita rispondo “ io , ma una settimana fa!” il negoziante rientra nel negozio e mi porge i miei occhiali da sole!!potete immaginare la mia sorpresa anche perché avevo notato che per gli yemeniti gli occhiali da sole costituivano un oggetto di culto.Questo negoziante aveva tutte le giustificazioni per tenersi gli occhiali e invece ha fatto di tutto per restituire ciò che non era suo

E allora tutti i luoghi comuni che si sentono: gli tutti arabi sono bugiardi , se appena possono ti fregano, non fidarti di un arabo …………….proviamo a cambiare la prospettiva

giovedì 5 giugno 2008

un po' di storia........

La parola viaggio deriva dal provenzale viatge, che a sua volta proviene dal latino viaticum, un derivato di via. Viaticum in latino era la provvista necessaria per mettersi in viaggio, e passò più tardi a significare il viaggio stesso.

Nel suo significato più generale il viaggio è l’azione di muoversi per andare da un luogo a un altro. L’uso più frequente di viaggio è quello che indica il giro in paesi diversi dal proprio, che dura un periodo variabile ma comunque limitato.

Si viaggia per i motivi più diversi: esistono viaggi di studio e viaggi di esplorazione; una domanda tipica quando due conoscenti si incontrano durante un viaggio è affari o piacere? Nel Medioevo il viaggio per eccellenza era quello in Terra Santa, cioè il pellegrinaggio ai luoghi sacri del Cristianesimo.

La mobilità è molto cresciuta nel corso dei secoli, e le distanze si sono accorciate enormemente col migliorare dei collegamenti; ma nel linguaggio familiare viaggio conserva a volte il senso di impegno, lunghezza, fatica che era proprio dei viaggi di una volta.

Il percorso del viaggio può essere soltanto ideale, fantastico: chi ha la passione dei viaggi ma non ha i soldi per permettersela può consolarsi con i film e i documentari che ci consentono viaggi nel tempo, nello spazio, nella fantasia, oppure ci fanno ripercorrere viaggi fatti e descritti da altri.

La letteratura di viaggio fu un genere molto fortunato in Europa fino alla metà del Settecento. In periodi più vicini a noi, uno scrittore come Emilio Salgari, famoso per l’ambientazione esotica dei suoi romanzi, inventò i viaggi dei suoi eroi in luoghi che non aveva mai visto: la Malesia di Sandokan eYanez è ricostruita tutta a tavolino.

Nel linguaggio dell’industria e del commercio, un viaggio corrisponde a un trasporto di merci. Da questo senso nasce l’espressione fare un viaggio a vuoto, che si usa comunemente per dire un viaggio inutile, ma sarebbe propriamente un viaggio per cui si è pagati all’andata ma non al ritorno.

Il gergo della droga usa la parola viaggio nel senso dell’inglese trip, che indica lo sconvolgimento dei sensi che si ottiene drogandosi e poi, più estesamente, l’evasione dalla realtà, ottenuta anche con mezzi meno pericolosi.

L’immagine della vita come viaggio è profondamente radicata in molte culture di tutto il mondo, ed è logico che la lingua ne rifletta l’importanza e la diffusione.

Grazie a questa immagine, usiamo normalmente espressioni come l’aldilà nel senso dell’altro mondo, venire al mondo per nascere e andare all’altro mondo per morire, o diciamo che siamo finiti fuori strada quando abbiamo sbagliato, che siamo a un bivio se siamo costretti a una scelta, che abbiamo preso una sbandata se ci siamo innamorati, che siamo in un vicolo cieco se ci troviamo in crisi e non abbiamo soluzioni.

Da viaggio deriva il verbo viaggiare, che inizia a essere usato non prima del Seicento. Su viaggiare si è poi formata la parola viaggiatore, che anticamente si usava per gli esploratori, i mercanti e gli scienziati che partecipavano a viaggi di scoperta, mentre oggi indica soprattutto chi viaggia sui mezzi pubblici, oppure chi viaggia per mestiere: anche se i commessi viaggiatori sono pagati meglio dei piccioni viaggiatori.

http://www.educational.rai.it/lemma/testi/viaggiare/viaggio.htm

lunedì 2 giugno 2008

libri e viaggi

leggere un libro rappresenta un bellissimo viaggio, un viaggio che ti porta a visitare luoghi inesplorati , luoghi della mente e del cuore.
non potrei fare a meno di leggere , mi piacciono i romanzi ( alcuni...), i saggi , i resoconti, libri di storia, manuali, libri d'arte , insomma sono quasi una onnivora, i libri che non sopporto sono i romanzi tipo codice da vinci oppure le saghe egizie. ritengo che quando uno scrittore deve inventare colpi di scena per tenere l'attenzione del lettore, abbia ben poco da dire.
i miei autori preferiti sono : Simenon tutto e non solo Maigret, Saramago, Oz,Baricco, Garcia Marquez,Yehoshua,e tanti altri uno degli ultimi libri letti è lo splendido Fiori per Algernon leggetelo ne vale la pena!!


viaggi e miraggi

Dietro a un miraggio c'è sempre un miraggio da considerare,
come del resto alla fine di un viaggio
c'è sempre un viaggio da ricominciare.

Perciò partiamo, partiamo che il tempo è tutto da bere,
e non guardiamo in faccia nessuno che nessuno ci guarderà.
Beviamo tutto, sentiamo il gusto del fondo del bicchiere
e partiamo, partiamo, non vedi che siamo partiti già?

domenica 1 giugno 2008

giovedì 29 maggio 2008

il viaggio



perchè si viaggia ? per incontrare gente, per vedere cose, perchè si è annoiati, perchè ti regalano il viaggio, perchè lo fanno tutti, perchè si è curiosi,per qualunque motivo lo si faccia va sempre bene, viaggiare allarga la mente, arricchisce,ti salva dalla noia e dalla monotonia e poi si possono vedere dei posti magici come questi!!!

è il caso di cominciare

si è proprio il caso di incominciare a tenere un blog ,spero di riuscire a gestirlo in modo interessante, intrigante , benvenuti a tutti coloro che mi leggeranno