venerdì 21 gennaio 2011

indignamoci!!!


All'indice nella Regione Veneto
"Nelle scuole proibiti Saviano e i pro-Battisti"
MILANO - C'è aria di censura, nel Veneto leghista. Gli scrittori pro-Battisti, prima genericamente ostracizzati da un assessore della provincia di Venezia, ora vengono messi al bando nelle scuole. Mentre nelle biblioteche comunali, nel silenzio generale, stanno sparendo le opere degli autori politicamente scomodi.

"Non chiediamo nessun rogo di libri, intendiamoci. Semplicemente inviteremo tutte le scuole del Veneto a non adottare, far leggere o conservare nelle biblioteche i testi diseducativi degli autori che hanno firmato l'appello a favore di Cesare Battisti", dice l'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan, 39 anni di Bassano del Grappa, pidiellina fervente cattolica, con alle spalle una militanza nel Fronte della Gioventù e un passaggio in An. "Un boicottaggio civile è il minimo che si possa chiedere davanti ad intellettuali che vorrebbero l'impunità di un condannato per crimini aberranti", sbotta annunciando una lettera a tutti i presidi. La sua crociata arriva dopo la "sparata" dell'assessore alla cultura della Provincia di Venezia, Raffaele Speranzon, che aveva detto: "Via quegli autori dalle biblioteche pubbliche". Ora a chiederne ufficialmente la censura nelle scuole è l'assessore regionale. Al suo fianco il presidente della Regione Luca Zaia, che definisce la vicenda Battisti "abominevole". E tuona: "I delinquenti vanno messi in galera, non lasciati liberi".

Intanto casi di censura leghista, strisciante o esplicita, vengono
denunciati da alcuni bibliotecari veneti. A venire sconsigliati sono (soprattutto) i libri di Roberto Saviano. Nei giorni successivi alla messa in onda di Vieni via con me e alla polemica con Maroni il dirigente di una biblioteca in provincia di Treviso ha segnalato che il sindaco leghista non gradiva si tenessero i libri dell'autore di Gomorra: presenti in catalogo, ma spariti dagli scaffali.